Applicazione pratica, si sviluppa in funzione delle tecniche specifiche di un kata, sempre e comunque però, con la finalità di mantenere viva l’immagine e i principi dello stesso.
Quando si esegue un kata ci si impegna ad usare il proprio corpo per affinare i propri movimenti tecnici e imprimere ai propri colpi ritmo ed energia, mantenendone costante il tempo e le direzioni che il kata prevede.
Studiare un kata senza lo studio del suo bunkai, toglie la possibilità di comprenderne le tecniche, vanificandone nel tempo il vero significato e di seguito il suo scopo.
Dunque è necessario per un praticante di karate tradizionale capire mentalmente e fisicamente il kata, impegnarsi nel suo studio con l’intento di riuscire nella sua applicazione e studiarne il bunkai senza mai perdere di vista il kata.
Questo sistema di lavoro è stato affrontato dal M. Shirai con grande enfasi in questi ultimi anni, egli ne ha approfondito tantissimo lo studio, aprendo come al solito, la strada a tutti i maestri di karate della nostra federazione.
In questo modo il Maestro ha dato a tutti, all’interno del karate tradizionale, un ulteriore motivo di miglioramento e di evoluzione, necessari ad una continua crescita.
Ritengo perciò questo geniale studio, un perfetto sistema evolutivo del karate, il fatto che i kata siano tanti e che ci si trovi inevitabilmente d’ innanzi ad una notevole mole di lavoro può creare qualche problema, cosa fare? Si dovranno utilizzare entusiasmo e pazienza !!! ..E un sentito grazie alla genialità del Maestro.